Lei Ámèrica
La ricordo
Bellissima
In ogni sera d’estate
Lei Ámèrica
Correva …
Nel verso del
treno
… correva
al sibilo
pesante
nell’aria spezzata
ed umida …
La notte, poi, è
fatta apposta
per la carne di donna
senza dubbi …
ma la domenica …
, accovacciato
nella navata
centrale
pregavo
con calma
:“… Ho avuto il
coraggio di sparare!”
Contro il portone di
un fienile
Mi diceva
: “Sono gli uomini che perdono
Quando
prendono
Le
cose troppo sul serio”
mentre La guardavo
nella perplessità
le sentivo
sgattaiolare
tra le dita
quella curiosità
strana e morbosa
che mi sbottonava i
calzoni
… il suono di
insetti
, sbatti e ribatti
Insisteva
tra noi distesi …
e le ascoltavo
L’onestà
brutale
, le braccia
, la bocca
che scorreva di fianco
Arrivare
Piena di ricompensa
Venivamo qui
tutte le estati
ricolmi d’odori
notturni
su un’auto a
noleggio
, sempre qui
Nei pressi
del Passaggio a livello
“…
per guardare i treni correre veloci”
, ribatteva
alle mie domande compresse
Mentre salivamo
entrando
caldi d’agosto
, di tanto intanto
Buttavamo riflessi
attraverso il filo
rotto
d’una finestra
l’ombra d’ebano
proiettata nuda
dall’avorio
dei corpi
sudati
La torre e la campana
Stavano dietro alla casa
tinta vermiglio
nemmeno Lei
Penso lo sapesse
: qui i bambini d’Autunno
Facevano lezione di
canto e preghiera
Lei
Ámèrica
Con La sua
impertinenza
Priva di pentimento
D’una Simpatia
delicata
e Impaziente
Come il perimetro d’un
cerchio …
In Requiem
:“Ricorda per sempre
…
il nostro amore pazzesco
fatto
d’un silenzio nascosto!”
… e mi si
spezza ancora il fiato
Pensarla
, sentirla
per ogni parola di
Lei
che mi esplode dentro …
Qui, ora, ci torno solo
l’inverno
nella distanza del
tempo
imbocco la discesa
Sull’erba morta
di là dal cancello
azzurro
In quel silenzio di
tomba …
Rivedo
Lo zelo intrigante
di mani giunte
piene di rabbia in
preghiera
di labbra scucite
piene d’invidia repressa
ad ogni possibile pettegolezzo umiliante …
La ricordo
Bellissima
In ogni sera d’estate
, Lei Ámèrica
“…
La tua schiena bianca
Una
stanza piena di noi
Con
la finestra spalancata
Sul
filo dei nostri respiri …”