martedì 17 novembre 2015

TIM COOK E L'ECONOMIA 0.PIRLA (si legge: zero punto pirla), ovvero l'estensione circolare del dominio e della manipolazione sull'ethos

TIM COOK E L'ECONOMIA 0.PIRLA (si legge: zero punto pirla), ovvero l'estensione circolare del dominio e della manipolazione sull'ethos

"Lettore!, se nel leggere questo post ti sentissi, via via, direttamente interpellato, coinvolto a qualsiasi titolo o ragione e moralmente chiamato in causa, molto probabilmente è così. Nel caso poi ti venisse prurito da qualche parte per l'irritazione, beh!: gratta pur dov'è la rogna. 
INCIPIT TRAGOEDIA
«Non siamo qui per far soldi, ma per lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato». Tim Cook (S. Jobs)
Quella che avete letto qui sopra è una delle tante "perle di saggezza" che Tim Cook ha dispensato, giusto uno schizzetto di giorni fa, presso l'affollatissima aula magna della università Luigi Bocconi, al suo "popolo adorante" accorso numeroso per assistere al gran varietà "religioso" della nuova chiesa "Economia 0.pirla", il quale, sguardo mite del bovino e fauci spalancate (se non vale per la totalità dei presenti, vale sicuramente per la grande maggioranza), s'apprestava a deglutire  il mare magma delle "banalità del male" (questa l'ho rubata alla Arendt) dispensate dal presidente-messia di Apple.  https://youtu.be/sdMvKJ1TE4g fonte UniBocconi
1.In principio era la lingua.
Leggendo l'articolo (naturalmente mi sono preso il disturbo di leggere anche altro) pubblicato il 10 novembre u.s. su La Stampa, dopo il titolo, che qui di seguito riporto «Non siamo qui per far soldi, ma per lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato», mi sono imbattuto in un ossimoro meraviglioso, ecco il testo in grassetto:  "Preceduto dai discorsi del presidente della Bocconi Mario Monti (l'uomo che altrove ha dichiarato, da Presidente del Consiglio dei Ministri, che la Grecia era la "...manifestazione più concreta del successo dell'euro" la nota è mia - https://youtu.be/hHqM1-hhCvA  ) ... Cook ha parlato per una ventina di minuti scarsi, leggendo il suo intervento da un iPad Pro (che sarà in vendita!!! questo fine settimana)"...che sciocchino (leggi pirla) che sono!, io avevo capito che non fosse venuto qui per far soldi. - http://goo.gl/hDSNaa  fonte La Stampa
N.B.:L'ossimoro, come è noto, consiste in una divergenza di senso e nel nostro caso in una palindromia eterotopica.
2.Un leader carismatico.
Cook è un leader carismatico, come dubitarne?; perfetta incarnazione di ciò che Max Weber credeva fossero le condizioni ottimali per l'avvento di una tale potente figura. Perché, a sentir lui, Max,  l'avvento del leader carismatico è legato alle condizioni sociali vigenti, e più in generale a particolari periodi di miseria psichica, economica ed etica: la nostra per l'appunto.
Ecco, dunque, che il leader sarebbe, vado a spanne, una personalità esemplare, attento ai cambiamenti (un annusatore dell'aria che lo circonda), capace di assumere i rischi ed esporsi al pericolo, dotato di una visione del mondo e disposto a metterla in atto: INSOMMA UN FIGO PAZZESCO!
Così figo, "diretto e veloce" che quello che s-fugge non è solo la vuota e insensata somministrazione di retorica che, con studiata parsimonia, il  CooKone di Cupertino dona ai suoi chierichetti, ma sfugge pure che la forma estetica della retorica, di cui dispone Tim, non lascia spazio all'etica: qui siamo di fronte al trionfo assoluto dell'estetica sull'etica! (Invece sul significato etimologico del termine comunicazione leggetevi, eventualmente,  Montaigne, capitolo VIII volume terzo dei Saggi, "Dell'arte di conversare").
Il tipo di società che  il Cook celebra (il poveretto, credendo di dirigere il coro dal di fuori, non si avvede che anche lui sta dentro questa celebrazione con tutte le sue operazioni), con sofisticato artificio e con sottile compiacimento (quanto ci gode!) è una società che tende a celebrare i sofismi tipici del management, la comunicazione stessa cambia costantemente forma (nel caso di una eventuale obiezione del pensiero critico si verrà rimproverati perché o si è sempre fraintesi o si voleva dire sempre altro), questo continuo, istrionico, rimbalzo del dire è la manifestazione più evidente della volontà di rendere disponibile e credibile il paradigma che celebra, sempre e comunque, declinando però al plurale, l'individuo padrone di se, che nutre la massima fiducia in se stesso e non si lascia influenzare dagli altri (libero e padrone purché si sottometta, alle regole del gioco altrui): “E’ possibile esprimere i propri valori nel lavoro che si svolge. Se riuscite a infondere valore con il vostro lavoro riuscirete a rendere il mondo un posto migliore. L’azienda giusta è quella che lascia un segno nel mondo. Io l’ho trovata nella Apple, e oggi sono grato di far parte di un’azienda che fa qualcosa di più utile del semplice profitto. Noi alla Apple vogliamo fare il miglior lavoro nella nostra vita: questo è il modo per identificare i nostri valori nei prodotti, prodotti rivoluzionari che permettono alle persone di fare cose che non hanno mai fatto in passato, prodotti che effettivamente collegano le persone e che cambiano tutto”http://goo.gl/XCLMlo fonte La Stampa
Ma i valori di chi!? Quali valori!? Cook non lo sa ma il concetto o nozione di valore morale, che è strettamente correlato a quello di persona (la morale è la forma etica del soggetto, è il suo ethos"), appartiene solo ed esclusivamente all'esercizio della libera volontà di ogni donna e di ogni uomo, i quali possono esprimerli, nel mondo, senza bisogno di lavorare per la Apple o qualsiasi altra azienda; perché i valori della persona non si esprimono facendo il miglior lavoro della vita in Apple, al fine di identificare quei valori con i suoi prodotti (ovvero essere disposti ad accettare valori morali, contenuti nei codici etici aziendali, decisi e codificati secondo il maggior utile dell'azienda: leggeteli quei codici!, capirete bene cosa intendesse Nietzsche con l'espressione "morale per gli schiavi"). http://goo.gl/CF6GZK fonte La Stampa "I dipendenti degli Apple Store a Tim Cook: i controlli nelle bose sono umilianti".
3.E via di saponetta.
Il punto è che Cook (non solo lui naturalmente) è convinto che il lavoro sia sinonimo di profitto, non esiste, per quelli come lui, un fare dell'uomo che sia lavoro senza generare profitto da convertire in azioni finanziarie, cioè debiti da vendere e rivendere senza limiti, infatti per lui è fondamentale non perdere mai  l’idealismo (?), conservare i propri valori (?) e la propria passione (?), perché «L’ambiente degli affari, le università, sono luoghi di competizione. Ma io ho capito che c’è un’altra possibilità, collaborare. I compagni di università con cui l’ho fatto, dal primo giorno di università alla Duke, ora sono tutti in posti di leadership»: ecco appunto! - http://goo.gl/jhjZOJ fonte La Stampa
Se fosse ancora vivo il Principe Antonio de Curtis alias Totò, un uomo che ragiona così, lo spernacchierebbe senza tregua seppellendolo (potrei fare memoria del grande Pasolini sui concetti di "progresso" e "sviluppo" ma mi limito a linkarlo(come parlo digitale!) - https://youtu.be/og05K5XTHMI ), e quindi, di limite in limite, mi appresto a ricordare che il grande economista inglese J. M. Keynes, col suo aplomb, liquiderebbe Tim, all'incirca come segue: "Le idee degli economisti (per estensione gli uomini alla Cook) e dei filosofi politici, così quelle giuste come quelle sbagliate, sono più potenti di quando comunemente si ritenga. In realtà il mondo è governato da poche cose al di fuori di quelle. Gli uomini della pratica, i quali si ritengono affatto liberi da ogni influenza intellettuale, sono spesso schiavi di qualche economista defunto (anche vivente aggiungo io). Pazzi al potere (gli uomini della leadership di Cook!), i quali odono voci nell'aria, distillano le loro frenesie da qualche scribacchino accademico di pochi anni addietro."
Qualcuno, altrove (la fonte è del tutto superflua), si è preso il disturbo di scrivere che "Tim Cook in uno dei momenti più emozionanti del suo discorso ha detto:  « Speak Up! Fate sentire la vostra voce. Il mondo non è mai stato così connesso come in questo momento. Non ci sono mai state così tante opportunità di far sentire la vostra voce...", purché la vostra voce coincida con quella dellazienda giusta, quella che lascia un segno nel mondo, affinché il modo si identifichi nei valori e nei prodotti rivoluzionari che permettono alle persone di fare cose che non hanno mai fatto in passato. Appunto.
Salute dunque e buon iPad Pro vi faccia.
Alessandro Tesini