SULLA MIA MANO
Con le dita ricamo
occasioni
sature
Del tuo respiro
( ma Quanto deve
durare …
Un bacio?
e M’illudo di potere
Ad ogni sillaba
nel chiaro di luna
Che arresta la mano
Su ogni goccia smessa
di piovere
Sulla terra di pietra
Sui tuoi occhi neri
e rari
Di quelle solitudini immense
Di quei luoghi silenzi
dentro alle notti inumide
Non buie però
in cui Socchiudiamo la bocca
e In punta di lingua …
, finalmente
… profumo di fiori
così nella stanza
Quei respiri Dolci
ed amari anche
sulla pelle che avanza
Ti chiamo
, Di tanto in tanto
sospiri
, e Mi basta
L’Ondata rossa di sangue fluisce
sulle mie note allineate a distanza
che sono un confine
da Accarezzare, si
di tenerezza, si
ma violenta però
come Quando
sceso dal treno
non mi preoccupavo granché
di sapere di te
io
volevo il bacio diretto
sapido
e tremante
e il sapore del mare
“ Quella fu una giornata
particolare …”
, dici …
“Certo”
, rispondo …
dovuta
ad abilità personali
, Al vino versato
sul tavolo nuovo
e Ti rubavo
brutale
l’espressione impressa
di un ladro in flagrante
sulla mia mano
poi Uno stupore
Finalmente
, iniziavo ad avere da te
di fronte … di dentro …
in quel principio d’estate
Su Per la strada di casa
sulla parete
appesa
ai fazzoletti di colori sgargianti
toccavo
per l’eterno d’un intero
secondo
Studi
, letture
, meditazioni
Escogitavo i piani più terribili
Pieno di te
persino
il Persistente senso di
inquietudine
Si opponeva al conflitto
e M’illudevo di potere ancora
d’ogni sillaba
nel chiaro di luna
in quelle solitudini immense
Di quei luoghi silenzi
dentro alle notti
Su ogni goccia smessa di piovere
Sulla terra di pietra
Sui tuoi occhi neri
Sulla mia mano