(S)TRA LE
ALTRE
Da giovane
Tutto passione e ricerca
La prima cosa che colpisce
In questa penombra
(chiara)
Sono
I Momenti di una vita
Aggrappata alla camicia
La mia non rinuncia
a sembrare ridicola
Il cranio duro contro il muro freddo
Iniettato di sangue
Pompa
regolare e costante
il ventre
Verso il basso
In una attesa
di suono
La mia Testa duplicata
Ad occhi chiusi
che è una ressa in festa
nella oscurità
I piedi contro i piedi
Nelle mie solitudini
Da sogno
Gonfiano il lenzuolo
e mandano a segno una serie di gran colpi
a vuoto
Chi ha avuto
Avuto
Avuto
che nel passato
ho dato
Dato
Dato
Non è che mi son risparmiato
passando
da un gonna all’altra
Tendo le mani
Senza imbarazzi
sulle (S)barre del letto (oltre)
(S)corro le dita immobili (oppresso)
(S)ospiro
Nel buio delle palpebre,
che poi le pause brevi
hanno sempre effetti drammatici,
in ogni caso
accorgersene
è un tormento per abitudine
“… sarà il mio ultimo viaggio”
“… l’ultimo letto”
Dissi risoluto e fesso
Mai! Fare i conti senza l’oste
il sesso
ti serra d’appresso
come l’odore
d’un cesso
e ci vedevo
chiaro
come un cieco
che nella luce, idrofide
bianco, indebolivo
la vecchia terra
la vecchia razza
la grossa mazza
ancora la buttavo all’asta
di altri cieli
di altri scopi
vale la pena
in quel mare d’infanzia
L’anno successivo
morivo via all’infinito
Incollando
agli uni gli altri
parole senza senso
Toccato
Il fondo del cilindro
Con una certa disciplina
Mi laureavo
nel nulla odoroso
Tra le altre Pos(s)ibilità?
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(S)