domenica 14 luglio 2013

PREAMBOLO - Simulacri ed imposture: effetti collaterali.

         “… in questo luogo e non altrove si compiono simulacri ed imposture.”
Anonimo del IV sec. a.c.

PREAMBOLO

Simulacri ed imposture: effetti collaterali.
Sin dalle viscere delle mie origini, di benpensante aggiornato, ho sempre inteso la famiglia come comunità tribale ristretta; luogo per eccellenza ove consumare, che lo si voglia o no, la ritualità sistemica, insita nell’indicibile esperienza del sacrificio, del corpo politico originale, dell’essere dell’uomo.
Adamo ed Eva, Caino e Abele: ecco il nucleo umano originale, almeno restando al di qua della soglia tracciata dalla tradizione giudaico-cristiana, del corpo politico dell’uomo.
Il cristianesimo (tanto quanto l’ebraismo), non senza brutale compiacimento, lo ha consacrato quale imprescindibile principio, per l’appunto originale, della società tutta, sia nella sua dimensione civile che nella dimensione religiosa.
Non nascondo che quella brutalità, originante il concetto e il nome stesso d’individuus/indivisus, mi affascina profondamente fino alla perversione.
La polis/πόλις originaria, collocata in un ipertrofico spazio/tempo, d’imperscrutabile relazione con il divino: il Dio/Unicum.
Quel Dio definitivo, della tradizione giudaico-cristiana, al quale spetta il diritto plastico dell’origine, dal suolo, dell’Adamo/Uomo[1]. Diritto che decide ad originare dalla sua stessa azione generante, affinché esso avvenga, per così dire, all’essere in-dividuus; mentre ciò si da, irrevocabilmente, l’Unicum  pre-tende, in se e per se, la legittima potestà della Vita e della Morte d’ogni vivente.
Tutta la Genesi del Mondo è un pervenire all’essere dal nulla, in un darsi forma, plasticamente, violentemente, perché in quel nulla non tornerà mai più.
Pertanto l’affermarsi stesso della sua specificità d’essere uni-cum ed in-dividuus è, nel contempo, anche l’affermarsi del suo essere parte di una realtà collettiva: famiglia, comunità, mondo che, come ripeterò ancora con sfacciato compiacimento, contribuisce a plasmarlo, confermandolo nella evidenza della sua irripetibilità.
Una grande tensione si prepara qui, quale struttura portante di tutta la civiltà dei simulacri: Adamo ed Eva quale corpo politico originario, Caino e Abele i suoi effetti collaterali.




[1] (in ebraico: אָדָם in arabo: آدم, ʾĀdam)

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